Riabilitazione del gomito
La fisioterapia svolge un ruolo fondamentale nel processo di riabilitazione post-traumatica e post-chirurgica del gomito. Essa si basa principalmente sull’esercizio rieducativo e la sua funzione è quella di favorire il pieno recupero della funzionalità articolare. La prima fase del percorso fisioterapico mira al ripristino della mobilità e al trattamento della sintomatologia dolorosa, attraverso un programma di manipolazioni passive che prevedono movimenti di flesso-estensione e prono-supinazione. L’esercizio passivo serve ad allenare l’articolazione (senza stancare i muscoli), a contrastare la formazione di aderenze e a stimolare il drenaggio. Una volta ripristinata l’articolarità, il fisioterapista passerà alla fase di recupero della forza e della resistenza del sistema neuromuscolare, mediante esercizi di mobilizzazione, sia passiva che attiva. Questa fase è utile per stimolare il metabolismo cartilagineo, migliorare il ROM (Range Of Motion, rappresenta il grado di escursione dei movimenti articolari), rinforzare la muscolatura, stimolare il circolo sanguigno e riprogrammare il controllo neurologico del movimento. Dopo il recupero dell’attività neuromuscolare, la fase conclusiva della fisioterapia consisterà nella reintegrazione del gomito nel complesso cinetico dell’arto superiore, ripristinando l’interazione gomito-spalla e gomito-polso, mediante contrazioni sinergiche dei muscoli del braccio e dell’avambraccio ed esercizi di neuro-coordinazione. La fisioterapia del gomito si avvale di metodiche molto efficaci, come la crioterapia, la tecarterapia, la TENS terapia, la laserterapia e gli ultrasuoni. La riabilitazione del gomito è un iter molto delicato e complesso, che richiede pazienza e impegno. Solo un fisioterapista qualificato saprà rendere meno difficoltoso questo percorso e guidare il paziente verso una graduale e incoraggiante ripresa delle normali attività quotidiane.
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admin - November 22, 2018
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